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Nuove protezioni Anti-Tuning

Cosa cambia per Bosch MDG1, Siemens SID212/SID212evo, Kefico, Delphi dal 2020 in poi…

Dal 2020 è evidente un salto in avanti nelle protezioni hardware/software implementate sui moderni sistemi ECU (Bosch, Siemens, Kefico, Delphi, etc.). Chi opera nel settore della rimappatura centraline ha dovuto adattarsi: non più solo calibrazioni, ma superare ostacoli nuovi.


Quali sono le protezioni emergenti

Ecco le principali barriere introdotte negli ultimi anni:

Protezione Dove / su chi è applicata Come opera / quale effetto
Firmware “bloccato” / Secure Bootloader Bosch MD1, MG1, MDG1 – con microcontroller tipo TC298, SPC5777 etc. Firmware con nuove chiavi di sicurezza, check dei bootloader, firma del codice.
Protezione via crittografia / checksum rigidi Bosch MDG1 e simili; Siemens SID212/SID212evo introdotte con criteri più stringenti. Lettura dello stato, controllo checksum e protezione dell’EEPROM / Flash per rilevare scritture non autorizzate. Alterazioni sbagliate portano a blocchi o malfunzionamenti.
Blocco OBD per alcuni ECU recenti Centraline Bosch del gruppo VAG prodotte da luglio 2020 in poi, alcune MDG1 protette. Non è permessa la normale operazione OBD per leggere o scrivere mappe. Serve “sblocco” o modalità bench / boot speciale, operazioni in laboratorio, interventi hardware/firmware specifici.
Protezione fisica / pin-protection / modalità bench più controllate Bosch MD1/MG1, SID212 → vengono richiesti strumenti più avanzati oppure smontaggio/RFT (“Ready for Tuning”) ecc. La modalità Bench è spesso più sicura ma comporta aperture, cablaggi, procedure non standard. Alcune ECU richiedono che l’unità sia inviata al produttore di tool per “unlock” prima di poter operare.


Impatto per chi fa tuning / rimappatura

Queste difese nuove hanno cambiato non poco il mercato e il modo di operare. Ecco i principali effetti pratici:

  • Aumento della complessità tecnica: serve tool avanzati, licenze aggiornate, know-how su bootloader, microcontroller recenti, sicurezza crittografica.
  • Maggiori costi e tempi: sblocchi che richiedono interventi da parte di laboratorio (bench, boot, smontaggio), costi di “unlock” extra (servizi RFT, laboratori terzi).
  • Rischio di errori o “briccamento”: modifiche dirette su ECU protette senza corretta procedura possono portare a malfunzionamenti o a non avvio del veicolo.
  • Ridotta possibilità di intervento OBD standard in centraline recenti: alcuni modelli non permettono lettura/scrittura OBD fino a che non sono “sbloccati” con modalità dedicate.


Soluzioni che stanno emergendo

In risposta, nel comparto tuning si sono sviluppate strategie per aggirare queste protezioni, mantenendo affidabilità e sicurezza:

  • Strumenti con modalità bench / boot: lettura/scrittura direttamente sui pin o tramite bootloader.
  • Servizi “unlock” ufficiali da tool provider (Flex, Autotuner, MagicMotorsport, Dfox, etc.) per SID212 / SID212evo / MDG1 protetti. Alcuni esempi sono Magicmotorsport, Autotuner…
  • Virtual-read / banco virtuale: quando non si può fare la lettura fisica, si usa una “lettura virtuale” da database degli OEM o provider tuning, che viene modificata e riscritta.
  • Soluzioni esterne / moduli plug-and-play (quando ECU originale non è facilmente maneggiabile). Per esempio, moduli tipo Rapid per MD1 / MG1 / MEVD17 ecc.


Quali centraline sono al momento le più “protette”

Tra le ECU che creano più ostacoli:

  • Bosch MDG1 / MD1 / MG1 delle serie recenti, in particolare versioni con microcontroller tipo TC298, SPC5777.
  • Siemens / Continental SID212 e SID212 EVO, introdotte in modelli Ford recenti: crittografia, protezione Secure Boot, procedure “unlock” recenti.
  • Kefico – anche se meno citate nelle fonti recenti come “massimamente protette”, alcune ECU Kefico sono già integrate in procedure Bench e Boot, e presentano protezioni come limitazioni dell’OBD, checksum etc. In particolare la versione Kefico montata da Kia/Hiunday su vetture diesel resta ancora inviolata.


Cosa deve fare un tuner oggi per restare competitivo

Per chi opera nel mercato della rimappatura centraline, queste sono le mosse essenziali:

  1. Aggiornarsi costantemente: seguire gli aggiornamenti dei tool (Flex, Alientech, MagicMotorsport, Autotuner, Dfox, etc.), database ECU, strumenti Bench/Boot.
  2. Acquisire licenze/sblocchi ufficiali per operare legalmente e stabilmente su ECU recenti. Evitare soluzioni “grigie” rischiose.
  3. Testare le procedure su bancale statico (bench) prima di proporle ai clienti. Minimizzare rischi di danneggiare ECU.
  4. Documentare tutto per uso in garanzia, per clienti che richiedono trasparenza, per controlli (e revisioni).
  5. Offrire alternative legali: mappature soft, stage 1, interventi compatibili con omologazione, oppure moduli aggiuntivi quando la ECU originale è “blindata” oltre una certa soglia.


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